Con la versione firmware 1.1.4 lo smartphone di Cupertino è al sicuro dagli attacchi degli hackers più in gamba della Rete? Ma nemmeno per sogno.
Certo che, però, è una lotta impari: da un lato ingegneri, progettisti e sviluppatori americani e una sola azienda, dall’altro lato un esercito di esperti con anni di esperienza sul campo, in grado di fare con hardware e software quello che vogliono, e una moltitudine di soluzioni per combattere l’odiato “blocco della felicità”.
Se la scelta di tale blocco da parte di Apple è stata giusta, senza dubbio per le casse dell’azienda, gli utenti non sono affatto di questo avviso. Sarebbe stato un passo indietro nei confronti della libertà procurata dalle ricaricabili che hanno liberato gli utenti dalla bolletta telefonica e tanto successo hanno avuto, specialmente nel nostro Paese. Ora avere un telefono, o peggio non poterlo ancora avere, bloccato da questo o quell’operatore è sembrata ai più una scelta impopolare.
A sistemare le cose ci hanno pensato gli esperti che, prima a livello hardware poi con software sempre più perfezionati, sono riusciti a scavalcare le protezioni che, di volta in volta, Apple ha approntato per il suo smartphone. Prima ha ingenerato una fortissima attesa per il proprio “cellulare”, addirittura planetaria (iPhone è una delle parole più ricercate in Internet del 2007), e che tutt’ora sussiste, poi ha circoscritto le persone che possono beneficiarne.
Prima dell’arrivo ufficiale in Europa, il limite spaziale è stato abbattuto da uno strumentino semi-sconosciuto come eBay, pochissimi utenti hanno importato qualche modello anche nel vecchio continente. Dopo quello spaziale è caduto il limite contrattuale: milioni di telefoni acquistati sono risultati non attivati sulle reti che ci si aspettava ma, grazie a sblocchi di ogni tipo, hanno raggiunto le tasche di un pubblico eterogeneo, non disposto a vincolarsi per qualche anno a cifre davvero importanti.
TurboSIM, ZiPhone, iNdependence sono così nati, nel tempo, per porre rimedio alla “cattiveria” di Apple e restituire iPhone al popolo che lo ha tanto aspettato prima, osannato poi. La Rete è piena di spiegazioni, tutorial, guide, metodi per lo sblocco, operazione che ora, a differenza dei primi periodi, avviene in pochissimi minuti e senza alcun rischio, dicono i bene informati, per il prezioso hardware. Un sito in Italia si contraddistingue per la completezza e immediatezza delle informazioni: è iSpazio. Ma ce ne sono decine di altri.
Non staremo qui ad approfondire l’argomento tecnico di come poter utilizzare iPhone con la propria SIM, qualunque essa sia, come peraltro già diverse centinaia di migliaia di italiani stanno facendo da diverso tempo, in attesa che iPhone arrivi ufficialmente anche da noi. Ci limitiamo a fare una scoperta sensazionale: si può fare!
L’ultima novità è ZiPhone in versione 2.5, come lo stesso sito citato riporta, in attesa di vedere cosa cambierà con SDK e se coloro che danno oggi tutto, e gratis, saranno disposti a farlo ancora. Se non puoi combatterli alleatici, questo deve aver pensato Apple quando ha deciso di aprire la piattaforma touch agli sviluppatori: da giovedì prossimo vedremo come reagiranno. Per gli hackers che, indubbiamente, non si allineeranno c’è già bisogno di una versione firmware 1.1.5, al fine di arginarli…almeno per qualche ora.
Per scaricare ZiPhone, in versione Mac o Windows, è possibile partire da QUESTA pagina.
da: http://cellulariadhoc.blogosfere.it
lunedì 3 marzo 2008
iPhone, sbloccato il nuovo firmware 1.1.4 con ZiPhone
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